Vi ricordate l’ultima volta che abbiamo parlato del Ghetto ebraico? In primavera, ancora ristretti nei nostri confini logistici ed emotivi determinati dal contenimento semaforico della pandemia, annunciavamo due settimane di residenze di artista organizzate dal collettivo curatoriale Mixta.
Da oggi possiamo andare in via del Campo a vedere con i nostri occhi gli esiti della ricerca iniziata a febbraio: inaugura la seconda edizione di Divago Festival!
Per quattro giorni, fino a domenica 26, il quartiere si riempirà di opere d’arte, di installazioni sonore e ambientali per stimolare la curiosità di tutti, dagli esperti di arte contemporanea ai più ignari avventori. Come già nella prima edizione, il festival sarà illustrato da guide che racconteranno la genesi dei lavori, il rapporto con il territorio, i piccoli retroscena, in continuità con le linee programmatiche che hanno dato vita all’evento.
Divago Festival nasce sulla base di una forte interazione con la comunità del Ghetto, i cittadini che vi risiedono e le realtà attive, senza cui sarebbe stato impossibile iniziare ad agire per rivitalizzare il territorio:
Per provare ad abbattere le barriere e permettere l’ingresso di artisti e giovani, era indispensabile avviare un dialogo che rispettasse la vitalità e l’identità del luogo. E così è stato fatto, portando gli otto tra artisti e collettivi selezionati a vivere direttamente il quartiere, innescando metodologie di ricerca che affondano le loro radici tra le strade, dietro le finestre, sui muri, nelle edicole votive, dentro i negozi, al riparo nelle chiese, sovvertendo l’isolamento cui il Ghetto sembra condannato al ritmo di suoni inediti e luci specchianti.
Ciò che Mixta vuole esplorare è la possibilità che ha questo scampolo di Genova di narrarsi in modo inedito, al tempo laboratoriale e giocoso, cercando una ridefinizione delle pratiche di partecipazione democratica alla vita della città tutta.
Come in ogni indagine che si rispetti, non ci si limita a definire il campo di azione e le regole dell’esperimento, ma è necessario mettere in discussione i risultati ottenuti.
Per questo, Divago offrirà anche un momento di riflessione sabato 25 in piazza Don Andrea Gallo alle 18:30, con “Arte pubblica e impegno sociale”, che vedrà confrontarsi sul tema Serena Bertolucci (direttrice di Fondazione Palazzo Ducale, Genova), Marta Orsola Sironi (curatrice indipendente e fondatrice di co_atto, Milano), Arianna Maestrale (curatrice per Mixta, Genova), Stefano Antonelli (curatore indipendente), Lorenzo Domaneschi (ricercatore in Sociologia dei processi culturali presso l’Università di Milano-Bicocca, Milano).
Cogliete l’occasione per andare a perdervi intorno a via del Campo, a riempirvi gli occhi e le orecchie di ciò che la città potrebbe diventare alla luce di un’idea di futuro prismatica, fiduciosa e coraggiosa.
Divago Festival vi aspetta.
Divago Festival
23/10/2021 – 26/10/2021
Luoghi:
Via del Campo, piazza del Campo, Piazza san Marcellino, Piazza Vacchero, Piazza don Andrea Gallo e Chiesa di San Marcellino
Orari:
giovedì 23, venerdì 24 e domenica 26 h 15.00-19.00;
sabato 25 h 15.00-18.00
Talk in piazza Don Gallo “Arte pubblica e impegno sociale”:
sabato 25 h 18.30
Artisti:
Marina Arienzale (1984, FI), Camilla Gurgone (1997, RO), Giuseppe Mirigliano (1972, GE), Niccolò Masini (1989, GE), Pengpeng Wang (1991, MI), il duo Letizia Artioli (1993, MO) e Atōmi, il duo Beatrice Caruso (1995, BO) e Rebecca Sforzani (1990, BO) e il collettivo Mefistofeledocumenta
A cura di Mixta
Immagine di copertina:
Foto di Divago Festival
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