G: Partirei sicuramente dalla sua personale tenutasi lo scorso anno al Magazzino +N9/3 chissà come si sente la luna. Giulia ci narra di una vera e propria ossessione nei confronti delle emozioni e sentimenti che le suscita “tutto ciò che sta sopra di me”, il cielo, le nuvole e la luna. La luna è sempre stato il suo elemento, come il cielo – lassù che la ospita e la protegge, così difficile da raggiungere. non per tutti. Non a tutti capita, contemplando la luna, di venire pervasi da sensazioni nuove e vecchie.
Il suo lavoro, atipicamente introspettivo, muove da queste sensazioni ed è volto verso la ricerca di una perfezione e armonia estetica.
Sono diversi i momenti della luna di cui vuole parlare, l’eclissi, ad esempio, viene raccontata attraverso una narrazione tra sentimento e forma, con l’utilizzo di due elementi circolari, uno fisso e l’altro mobile, che possono arrivare a nascondersi o meno completamente, sempre in continuo cambiamento.
La sua ricerca si spinge verso la narrazione di una libertà fatta di sensazioni ed emozioni… Viene presentato perciò un prodotto completamente pulito, fragile ma resistente, attento, studiato, esteticamente impeccabile: non ci si può soffermare a notarne le imprecisioni, si può solo osservare e respirare.